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  • Istituto DIRPOLIS

Serena Giusti a Trento il 17 giugno per parlare del futuro delle relazioni UE-Russia

Data pubblicazione: 08.06.2015
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Nell’ambito dell’iniziativa “Citizens Dialogues”, Serena Giusti (Istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant'Anna) sarà presente a Trento il 17 giugno per parlare del futuro delle relazioni UE-Russia.

La crisi in Ucraina ha inaspettatamente ricordato quanto sia ancora reale il rischio di un conflitto armato in Europa, ponendo al contempo dubbi sull’efficacia della politica di vicinato condotta dall’Unione europea (UE). Se in un primo momento l’azione dell’UE si è rivelata efficace nell’attrarre verso Occidente gli interessi politici dell’Ucraina, meno efficace è stata la sua risposta diplomatica di fronte allo scoppio del conflitto tra il governo centrale e le regioni secessioniste filorusse.

Nonostante l’imposizione di sanzioni commerciali nei confronti della Russia, le divisioni tra gli Stati membri dell’UE hanno reso più difficile l’adozione di una risposta diplomatica comune e potenzialmente risolutiva, lasciando all’attivismo dei singoli paesi (Germania e Francia) il compito di trovare una soluzione pacifica alla crisi. Lo scopo dell’evento è quello di stimolare un dibattito sull’evoluzione dello scenario di crisi ucraino e sul possibile ruolo dell’UE.

È possibile e auspicabile immaginare un maggior coinvolgimento dell’Unione anche a livello operativo? Su quali basi l’UE dovrebbe riconsiderare le relazioni con la Russia? Fino a che punto (e per chi) possono ritenersi efficaci le sanzioni adottate? I risultati di questo incontro, e i contributi elaborati nell’ambito degli altri seminari organizzati in altre città italiane, verranno presentati e discussi in occasione del Festival Internazionale 2015 di Ferrara, che si svolge dal 3 al 5 ottobre 2015 e che prevede la partecipazione dell’Alto Rappresentante dell’UE Federica Mogherini.

L'iniziativa “Citizens Dialogues” è promossa dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, il Centro Jean Monnet (CJM) dell’Università degli Studi di Trento, l’Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma, il Research Project on International Politics and Conflict Resolution (CeRPIC) della Fondazione Bruno Kessler di Trento e l’Osservatorio Balcani e Caucaso (OBC) di Rovereto.